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Il Maestro dei morti

Un romanzo che sprigiona mistero e che trascina il lettore nei suoi enigmi avvolgendolo in un’atmosfera noir. Yannick Roch offre un salto nel passato per risolvere un oscuro caso nella Parigi del 1933.

La trama

Géraldine, moglie di un ricco editore di Parigi, Ambroise Lathune, svanisce improvvisamente nel nulla. La polizia indaga da settimane, ma senza successo. Sfinita dal dolore e preoccupata, la giovane figlia Sophie decide di rivolgersi a due investigatori privati con la speranza di una svolta decisiva. Renard e Tortue, colleghi affiatati, non aspettavano altro: convinti delle loro capacità, e con quel quid in più rispetto alle forze dell’ordine, accettano di buon grado di aiutarla e si mettono subito al lavoro.

Con astuzia e prontezza si insinuano nella vita della donna scomparsa e della sua famiglia, scoprendo passo dopo passo che niente è mai come sembra. Quando la routine annoia, anche l’animo più tranquillo rivela aspetti incredibili. La nobiltà parigina, alla luce del sole così rispettosa delle buone maniere e delle prassi religiose, nel buio della notte si rivela invece amante dell’occulto e del regno dell’oltretomba.

Solo chi riesce a risolvere complicati enigmi può assistere agli spettacoli del Maestro dei morti: tra le tenebre succede l’impossibile, ai limiti del paranormale, e nessuno può sfuggire alla sua mente.

Ma che fine ha fatto Géraldine? Che cosa si cela dietro la sua scomparsa?

Renard e Tortue

I due investigatori hanno caratteri opposti, ma complementari. Renard, la mente, è uno spirito ribelle: astuto ed esperto, è sempre pronto a mettere in atto sotterfugi per riuscire nel suo intento e ha un piano per ogni evenienza. Tortue, il braccio, è un tipo posato: accorto e tranquillo, esegue diligentemente anche se talvolta esprime il suo disappunto.

Insieme sono infallibili e anche la polizia francese ne è consapevole, e infatti vengono coinvolti nei casi più difficili. La naturale competizione tra le due parti viene meno quando è necessario che i nodi vengano al pettine.

Sophie, Géraldine e l’universo femminile

Ogni personaggio è un mondo a sé, ma particolare attenzione è prestata alle donne. Forti, indipendenti e in controtendenza rispetto alla società, vogliono far sentire la propria voce e, nel contesto editoriale che pervade il romanzo, la propria penna. Per raggiungere un obiettivo, sono disposte a tutto.

Emerge poi la singolarità della domestica di casa Lathune, Flo, che è il riferimento della famiglia. Con affetto e fedeltà, si prende cura di ogni componente e dei rispettivi segreti, dei quali però non è immune.

Lo stile del romanzo

L’ambientazione parigina è finemente disegnata con lo scopo di immergerla in un alone di mistero: il lettore segue i due investigatori per le strade di Parigi, tra quartieri benestanti e zone malfamate. I dialoghi rappresentano un grande punto di forza, mai banali e ricchi di toni ironici e sarcastici.

Con uno stile scorrevole e coinvolgente, Yannick tesse una trama avvincente, che tiene con il fiato sospeso fino alla fine. La carica di suspense conduce infatti a un epilogo inaspettato che lascia senza parole.


Riferimento bibliografico: Yannick Roch, Il Maestro dei morti, Les Flâneurs Edizioni, 2017, pp. 160.


L’autore del libro ha anche un blog curato con passione, Inchiostronoir, che seguiamo da anni e che vi consigliamo!

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