Storia

Nei meandri del mondo romano

L’antica Roma nascondeva dentro di sé una miriade di curiosità insolite. Oggi vi proponiamo un viaggio nei meandri del mondo romano per scoprire alcune di esse.

Perché il Colosseo si chiama così?

Secondo una tradizione accreditata, prima della costruzione del Colosseo in epoca Flavia (da qui infatti deriva il nome originario, ossia Anfiteatro Flavio), si ergeva una statua raffigurante Nerone di dimensioni colossali, il cosiddetto Colossus Neronis. Si pensa che raggiungesse un’altezza di 35 metri e che fosse interamente in bronzo.

Mithridatium: un drink velenoso

A partire dalla fine del I secolo d.C. gli imperatori romani presero l’uso di bere la Mithridatium, una miscela contenente piccole quantità dei veleni più comuni, allo scopo di rendersene immuni.  All’epoca,  il veneficio rappresentava il modo più diffuso per togliere di mezzo, in modo discreto, i propri nemici. Indimenticabile il caso dell’imperatore Claudio (10 a.C. – 54 d.C) avvelenato dalla moglie Agrippina: evidentemente l’uomo non pensò di prevenire assumendo la famosa miscela.

Il Capodanno

I Romani erano soliti festeggiare il Capodanno nel mese di marzo. Nel 153 a.C. il Senato stabilì che il nuovo anno dovesse iniziare il primo gennaio. Questo mese era infatti dedicato a Giano, dio bifronte che guardava indietro, quindi verso l’anno appena passato, e in avanti, ossia verso l’anno futuro.

Giano, il dio bifronte

Il miracoloso sangue dei gladiatori

I gladiatori erano i più grandi lottatori dell’antica Roma, ancora oggi simbolo di un tempo lontano. Secondo alcune fonti, il sangue di un gladiatore morto veniva considerato un potente afrodisiaco. In Plinio si legge che i romani per lo più lo bevevano dai gladiatori morenti, come da coppe viventi, anche per guarire dall’epilessia o per curare l’anemia. A volte il sangue veniva raccolto sul terreno dell’arena per poi venderlo.

Il sacrificio animale

Nella Roma classica (I secolo a.C – III secolo d.C) il sacrificio animale era essenziale per mantenere la pax deorum, la pace tra gli dei e gli uomini: più gli uomini celebravano sacrifici, più gli dei del Pantheon romano li ricompensavano con la propria benevolenza. Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo dedicato.


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