Cinema e Serie tv

Una perla horror

E se fossi così triste e spaventata dal buio lì fuori tanto da avvelenarmi…per anni e anni, finché il mio sangue diventasse veleno e il mio cuore si spezzasse in due e non potessi sentire più nessuna gioia?! Finché non potrò più sopportarlo e dovrò morire…e fossi su un tavolo d’argento con la mascella serrata! Ci sveglieresti da un sogno del genere?

Per gli amanti dell’horror, sempre alla ricerca del brivido e della suspense, trovare un’opera che riesca a colpirli davvero diventa una vera e propria sfida. Che sia un film o una serie tv, la tensione deve essere alta. Quando poi il genere si tinge anche di significati nascosti, profondi, e di messaggi indirizzati allo spettatore, quasi a instaurare un dialogo, allora il livello sale. Sale perché non c’è solo il classico obiettivo di spaventare, ma di raccontare una storia composta da varie sfaccettature.

Questo è il caso di una serie uscita nel 2018 ad opera del regista Mike Flanagan, tratta da un celebre romanzo scritto da Shirley Jackson. Il re dell’orrore, Stephen King, dopo averla vista, l’ha definita assolutamente geniale.

The Haunting of Hill House

Piena estate. Una famiglia numerosa si trasferisce in un’antica quanto imponente villa con un solo desiderio: restaurarla, venderla e guadagnare i soldi necessari a costruire finalmente la casa dei sogni. La telecamera segue le vicende dei coniugi e dei loro cinque figli tra le mura della protagonista in mattoni già annunciata dal titolo: illusoriamente pacifica di giorno, esplicitamente inquietante di notte. I due domestici, già tali dei precedenti proprietari, si rifiutano di fermarsi dopo il tramonto.

La gioia per la maestosità degli ambienti piano piano cede il posto alla paura per avvenimenti incomprensibili. Le presenze diventano sempre più evidenti: sussurri, rumori, visioni e incubi. I bambini sono i primi ad accorgersene, ma non vengono creduti dai genitori. Almeno in un primo momento.

Col passare del tempo, infatti, anche le menti adulte iniziano a insospettirsi e a percepire l’inquietudine. E così la madre perde il senno. E così il padre, nel mezzo di una notte, prende i figli, li carica in macchina e fugge via, abbandonando quella che trent’anni dopo sarebbe diventata la casa infestata più famosa.

Il ricordo di Hill House

I bambini sono cresciuti. Ora la telecamera segue le vicende di questi cinque adulti che affrontano una vita sconvolta per sempre da quella maledetta notte. Una serie continua di flashback ha lo scopo di approfondire gli avvenimenti passati, ma senza disturbare lo spettatore. Gli intrecci temporali svelano, col passare degli episodi, i tasselli necessari alla comprensione.

I legami familiari, divenuti deboli per la necessità di dimenticare, vengono ridestati improvvisamente e amaramente da un altro lutto. Dopo la morte della madre, trent’anni dopo, muore, sempre in quella casa, la minore dei fratelli, cioè colei che più di tutti aveva manifestato dure conseguenze. La fragile Nell aveva affermato, da sempre, di essere perseguitata dalla “donna dal collo storto” senza essere mai creduta.

Il resto della famiglia si trova così a dover fare i conti con il proprio passato, una volta per tutte. A dover affrontare, quindi, Hill House e la sua maledizione.

Perché è una perla

In prima istanza, potrebbe sembrare una storia banale, dato che presenta tutti gli ingredienti tipici: una casa infestata, fantasmi, morti, ecc. Ma c’è molto di più. Il terrore che si prova sin dalle scene iniziali assume significato a mano a mano che si giunge verso il finale, il quale si tinge di tenerezza e di tristezza. Parlare solo di horror è dunque riduttivo.

La serie si caratterizza per la dovizia dei dettagli, al limite dell’ossessione. Niente è lasciato al caso, nessuno è come sembra, nulla è mai banale. Tra tutti i particolari, colpisce per esempio l’accuratezza con la quale sono stati scelti gli attori che presentano delle somiglianze incredibili nel continuo andirivieni tra passato e presente.

L’atmosfera è sempre tesa, la calma non esiste e se si presenta è comunque momentanea. I misteri si dissolvono gradualmente, ma con risoluzioni che stupiscono perché inimmaginabili. Uno dei più grandi riguarda un porta rossa che compare costantemente: nessuno dei protagonisti riesce ad accedervi e lo spettatore ne condivide l’angoscia.

Cosa nasconde al suo interno? Come è morta la madre? E la loro sorella?


Non siamo come le altre famiglie. Siamo diversi, per via di dove siamo cresciuti… Hill House.


Titolo: The Haunting of Hill House
Regia: Mike Flanagan
Anno di uscita: 2018
Episodi: 10

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